Allenamento solitario, Garko

La notte era ancora fonda su Kiri e nel villaggio tutto taceva. Tutte le case erano spente, addormentate, mentre la nebbia avvolgeva le strade ed i vicoli rendendo ogni cosa confusa. In cielo non si vedevano ne le stelle ne la luna.
Garko si alzò dal letto e andò verso la finestra di camera sua. Quella notte non riusciva a dormire ma sentiva una strana sensazione dentro di se. La mattina sarebbe andato ad allenarsi con un'uomo, amico del padre, vicino al lago e forse l'attesa a quell'evento gli impediva il sonno.
Era da poco diventato un Genin e la sete di conoscenza e potere dentro di lui cresceva sempre più, quasi fosse una vera e propria dipendenza, come una droga che cancellava qualsiasi altra cosa.
Si sentiva pronto a tutto; pronto a quel mondo che fuori dalla sua finestra si estendeva sconfinato al di là delle montagne che accerchiavano Kiri.
Stette li, seduto sulla finestre ad osservare il grigiore della nebbia per un pò prima di tornare a letto e piombare in un sonno senza sogni.

La mattina seguente il giovane si alzò di buon ora e scese le scale per la colazione. Tutti erano ancora assopiti in casa sua, quindi giunto in cucina si preparò da solo da mangiare e tornò su a cambiarsi.
Finalmente era giunto il momento di allenarsi.
L'uomo con cui si sarebbe allenato era un ninja del villaggio di Kiri , amico del padre dai tempi dell'accademia. Garko era solito allenarsi da solo nel cortile di casa o nella foresta fino a che , due giorni prima, il padre gli disse che aveva un amico che poteva allenarlo un pò. Senza pensarci su due volte, il genin accettò l'offerta del padre.
Finì di vestirsi e ,dopo una breve sosta in bagno, scese le scale diretto alla porta di casa.
Fuori il tempo era quello solito del villaggio con la nebbia che avvolgeva tutto e quasi sembrava pesare sulla testa e sulle spalle del giovane, talmente la sua densità.
Faceva abbastanza freddo ed un vento tagliente muoveva quelle poche foglie che erano rimaste sugli alberi per la strada che conduceva al lago.

Che bella giornata...Ideale per un allenamento

Pensò ironicamente il ragazzo quando arrivò a destinazione. Attorno al lago non c'era nulla che derivasse dalla mano dell'uomo, ma soltanto una distesa di erba e alberi che proteggevano un grosso specchio d'acqua quasi gelato.
Unico rumore era il vento che sbattendo sulle rocce e muovendo le fronde degli alberi, creava una lugubre sinfonia di solitudine.
L'amico del padre non era ancora arrivato e Garko, visto la temperatura tendente allo zero, cominciò a riscaldarsi un pò cosi da essere pronto ed operativo non appena fosse giunto il momento.
I muscoli ,quasi congelati, non volevano muoversi tanto che correndo il genin sembrava si muovesse a scatti mentre l'aria fredda gli mozzava il fiato.
Passò circa una ventina di minuti prima che un rumore di passi fece interrompere al giovane il suo riscaldamento.
Dalla foresta apparve una sagoma gigantesta, rassomigliate ad un orso, che pian piano prese forma quasi umana.
Doveva essere quasi due metri. Un armadio vero e proprio con due braccia simili, per grandezza, ai pali di legno che reggevano la capanna del suo giardino.

Uomo : Sei Garko?

Esordì il gigante giunto a pochi passi dal ragazzo con una voce roca e tonante.

Si sono io. Con chi ho il piacere di parlare?

Garko non aveva paura di lui, anche se la sua figura non prometteva nulla di buono.

Uomo: Sono Shingo. Tuo padre mi ha chiesto di allenarti un pò e visto che in questo periodo non ho un gran che da fare, ho deciso di accettare. Sei un neo- genin vero?

Passò qualche istante, durante il quale il giovane scrutò attentamente l'uomo in tutta la sua figura. Indossava dei normalissimi pantaloni di tuta marroni con due stivali di grandezza simile zattere. Nella parte superiore indossava un maglione di lana spessa bianco coperto da una felpa ancora marrone.

E' un piacere conoscerti. Si sono da poco stato promosso a Genin ma ciò non significa che io non sia forte. Cominciamo???

La spavalderia di Garko derivava da una grande considerazione e consapevolezza delle proprie forze e capacità. Molto spesso però questa sua "caratteristica" lo rendeva antipatico alla gente e per questo non è che avesse chissà quanti amici.
L'omone fece una rumorosa risata che rimbombò tra gli alberi spaventando alcuni uccelli che volarono via e si dissolsero nel grigiore della nebbia.

Shingo: Possiamo cominciare subito. Su dai vienimi sotto. Fammi vedere di cosa sei capace.

Detto questo si mise in posizione.
Garko non si fece pregare, e scattò verso l'avversario. Estrasse un Kunai e giunto a pochi passi dal bersaglio, si abbassò sferrando un calcio circolare all'altezza delle ginocchia mentre col Kunai tentò di infilzarlo nell'addome.
Shingo contrattaccò il calcio di Garko compiendo un rapidissimo salto e sferrandogli un altro calcio che lo scaraventò a qualche metro di distanza.

Shingo: Impegnati di più bello!

Un dolore allucinante gli infiammava la gamba.

Ma come fa ad essere cosi veloce?!?! Eppure è un bisonte. Non devo sottovalutarlo altrimenti mi fa secco in tre colpi al massimo.

Tenendosi la gamba, Garko si guardò intorno per osservare ancor meglio l'ambiente circostante cosi da poterlo sfruttare a proprio vantaggio.
Alle spalle dell'uomo c'era il lago e tutt'intorno una sconfinata e fitta distesa di alberi.
Il genin allora fece un respiro profondo e si gettò rapidamente nella radura nascondendosi.
Subito compose i sigilli e tre copie, uguali a lui, apparvero al suo fianco.


Nome: Tecnica Superiore della Moltiplicazione del Corpo - Kage Bunshin No Jutsu
Villaggio di appartenenza: Konoha
Condizioni di utilizzo: Esp. minima: 170;
Descrizione: Tecnica più avanzata rispetto alla Moltiplicazione del corpo, che consiste nella creazione di copie dotate di consistenza fisica e in grado di provocare danni reali. I cloni di solito svaniscono in una piccola nube di fumo non appena vengono colpiti violentemente, quando l'utilizzatore decide di annullarli oppure quando non ha più chakra. Ma il vero punto forte di questa tecnica è che i cloni, non appena vengono annullati, trasferiscono tutte le conoscenze e le capacità acquisite al proprietario.
Chakra consumato: 5 per clone
Danno stimato://

Una andò, silenziosamente fino agli alberi alle spalle del lago mentre le altre due rimasero lì attorno al giovane.
Uno dei due cloni sali su di un albero e balzò contro un nemico mentre l'altro fuoriusci correndo dalla foresta sempre puntando quell'uomo.
Il Clone nascosto alle spalle del lago, silenziosamente si mosse anch'esso verso il nemico cercando cosi di attaccarlo alle spalle, mentre Garko rimase tra le fronde ad osservare come andava la situazione.
Le prime due copie attaccarono l'avversario frontalmente mentre le terza attendeva per attaccare alle spalle.

Shingo: Ottima tecnica complimenti ma io non sono uno stolto ricorda bene.

Senza il ben che minimo sforzo, l'omone lanciò un kunai contro la copia balzata dall'albero e sferrò un poderoso pugno alla seconda mandandole entrambe in fumo.
La copia alle spalle allora si lanciò all'attacco con un calcio diretto alla nuca .
Il bestione con una rapidità assurda si voltò per difendersi e fu allora che Garko si mosse silenziosamente e giunto a circa 2 metri dall'uomo si sciolse in una pozzanghera.


Nome: Tecnica della Pozzanghera - Suiton - Mizutamari Henge no Jutsu
Condizioni di utilizzo: Esp. minima: 150
Descrizione: Una tecnica di Ninjutsu dove il ninja cambia la sua densità molecolare e forma del corpo diventando un liquido simile a acqua, consentendo di divenire una sorta di pozzanghera. Permette al ninja di tornare alla sua forma originale rapidamente per poter attaccare l'obbiettivo cogliendolo di sorpresa.
Chakra consumato: 10
Danno stimato: //

Shingo: Ti ho preso, pivello!

Disse mentre schivava il calcio spostandosi di lato. La copia andò a vuoto e non ebbe nemmeno il tempo di girarsi che fu afferrata per le braccia.

Shingo: mi dispiace per te, bello.

E senza indugio, gli sferrò una testata mandandola in fumo.

Shingo: Ancora un altra copia?! Allora vuoi soltanto gioc...

Non ebbe il tempo di finire la frase che Garko comparve dalla pozzanghera alle sue spalle e gli sferrò un potentissimo pugno nero che lo colpi' in pieno volto gettandolo nel lago.


Nome: Tecnica del pugno d'acciaio
Condizioni di utilizzo: Esp. minima: 180;
Descrizione: Si può concentrare il chakra nel pugno donandogli una potenza impressionte con un solo colpo infatti Kakuzu accartoccia il gigantesco portone d'acciaio all'entrata del tempio del fuoco.
Chakra consumato: da 20 a 60
Danno stimato: Doppio rispetto al chakra utilizzato (da 40 a 120)

Ti ho detto di non sottovalutarmi!

Garko osservava il lago rotto da cerchi concentrici che si espandevano lungo la sua superficie. L'aveva colpito con tutta la sua forza.
Passarono alcuni secondi prima che un esplosione facesse sollevare quasi tutta l'acqua del lago e Shingo riapparisse sul campo d'allenamento bagnato fradicio.

Shingo: Bravo ragazzo! Complimenti per la strategia. Sei riuscito a colpirmi una volta ma non ci riuscirai una seconda. Adesso tocca a me!

Subito ,come una scheggia, scattò verso Garko e gli sferrò un pugno contro il volto che il giovane riusci in parte a schivare mettendosi di lato, ma che comunque lo colpì di struscio gettandolo al suolo.
Come una furia, Shingo caricò un calcio diretto contro l'addome del genin che rapido compose i sigilli e scaravento un getto d'acqua forte dalla bocca contro gli occhi dell'uomo e ruotando di lato riuscì a schivarne il calcio.


Nome: Violenta Onda Acquatica - Suiton - Mizurappa
Condizioni di utilizzo: Esp. minima: 180
Descrizione:Con questa tecnica si espelle getto d'acqua dalla bocca. Questo getto non è molto potente ma abbastanza da distruggere un clone.
Chakra consumato: 10
Danno stimato: 25


Il giovane cercò di sollevarsi ma subito l'omone gli fu nuovamente addosso e dopo averlo afferrato per le spalle, lo scaraventò contro un albero poco distante.
Garko si ritrovò a terra, tutto dolorante, sotto un albero che sicuramente non l'avrebbe protetto da quell'orso.

Dannazione che botta!!! Mi sento la schiena a pezzi. Devo stare attento altrimenti rischio di farmi male sul serio.

Pian piano, appoggiandosi alla corteccia, il genin si sollevò e si mise nuovamente di fronte a Shingo.
Prese fiato e cercò di isolare il dolore alla schiena ma ad ogni passo che faceva sentiva una scarica elettrica colpirgli il cervello.

Non posso arrendermi proprio adesso. Devo colpirlo un altra volta.

Il giovane fece qualche passo in avanti e si fermò a circa 5-6 metri dall'avversario.
Prese dalla tasca uno Shuriken e lo lanciò contro il nemico diretto alla gamba destra.


Nome: Shuriken d'Ombra - Kage Shuriken no Jutsu
Villaggio di appartenenza: Konoha
Condizioni di utilizzo: Esp. minima: 150;
Descrizione: Tecnica utilissima per ingannare l'avversario. Il ninja sembra lanciare un solo shuriken, ma in realtà un'altro shuriken è nascosto nell'ombra del primo, cosicchè, anche se l'avversario dovesse bloccare o evitare il primo, il secondo lo colpirebbe ferendolo (il secondo colpo si può anche evitare se si è abbastanza abili)
Chakra consumato: 5
Danno stimato: Dipende dall'arma usata

Siamo stanchi?! Ci siamo ridotti a lanciare uno Shuriken invece d attaccare?!

Senza problemi Shingo si spostò di lato cosi da evitare lo shuriken ma fu sorpreso quando si accorse che in realtà non era uno solo: un altro era nascosto dall'ombra del primo e per poco non fu colpito. Infatti riusci' a sostituirsi con un piccolo arbusto a qualche metro di distanza, adiacente al lago.

Shingo: Bravo bella tecnica quella! Ma sfortunatamente per te, non ha funzionato! HAHAHAHHAHA

Ancora una risata. Garko odiava quando la gente rideva di lui.
Il genin corse verso l'uomo che si trovava sulla riva del lago. All'improvviso dallo specchio d'acqua fuoriuscirono 10 braccia che bloccarono completamente l'omone.
Shingo tentò di divincolarsi ma niente, era inutile, quelle braccia erano troppo forti.


Nome: Illusione generica
Villaggio di appartenenza: Tutti
Condizioni di utilizzo: Esp. minima: 150;
Descrizione: Tecnica illusoria tramite la quale si può far credere di vedere all'avversario ciò che si vuole. Un ninja di medio livello può comunque accorgersi del genjutsu e liberarsene in maniera relativamente facile (maggiore è l'abilità dell'esecutore, minori saranno le probabilità che l'avversario si accorga del genjutsu e se ne liberi)
Chakra consumato: 10
Danno stimato:// (L'esecutore è in grado di indurre l'avversario a vedere ciò che vuole)
Durata illusione: 1 Turno


Garko, giunto ormai a pochi passi, balzò contro il nemico bloccato e gli puntò il Kunai alla gola.
Mancavano davvero pochi istanti ad era fatta, quando Shingo sorrise e , abbassandosi sulle ginocchia, schivò il colpo del ragazzo che in una frazione di secondo fu colpito all'addome da un violentissimo pugno che lo scaraventò al centro del lago.
Con un gigantesco "Splash" il genin affondò nelle acque gelide privo di forze.
Quel freddo sembrava attenuargli tutti i dolori e pian piano quella poca luce che filtrava dalla superficie divenne sempre più fioca, lontana.

E' finita...

Garko chiuse gli occhi. Una manona lo tirò fuori riportandolo alla vita. Shingo si mise il ragazzo sulla spalla e lo portò verso casa. Era pomeriggio e a Kiri subito faceva buio.
Giunto davanti casa del genin, l'omone lo svegliò con uno schiaffetto.

Shingo: Pensavi di fregarmi con una misera illusione ragazzino?

Sorridendo, guardò Garko che si svegliò e, sollevando il braccio alle sue spalle, colpi' piano la nuca di Shingo.

Colpito! Due colpi.. ho vinto...

Dopo aver sussurrato queste parole, svenne nuovamente accompagnato dalla rimbombante risata dell orso.

Grazie milleeeeeeeee!!!!!